Primi approcci alle moto 2T

Di tutto un pò. Chiacchierate in compagnia.

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Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Bissa60 »

Le prime moto 2T su cui abbiamo messo le mani evocano bei ricordi e probabilmente ognuno di noi si è spinto più avanti nel corso degli anni,fino a riappropriarsi di una moto degli anni 80/90 a due tempi.
:moto ::moto: ::moto: ::moto:

Rispondo a Trediapason su una discussione iniziata in altro topic.

Trediapason scrive:
Ciao,
da buon coetaneo ricordi benissimo ed hai ragione su tutta la linea, anche io sono passato dalla classicissima "50 Special" (anche se, per dirla tutta, un Gilera o un Fantic Caballero stavano qualche bel gradino più in alto nella hit parade dei sogni... no? ;) ) quando ho cominciato a muovermi su due ruote senza dover pedalare, quindi non intendo denigrare Vespa e simili, sarebbe ingeneroso e sciocco; tuttavia, per me gli scooter assomigliano a delle slitte con le ruote e rimangono confinati nell'ambito -rispettabilissimo- dei mezzi utilitari, indipendentemente dal numero di CV che sviluppano e dai decibel che emettono :roll:
Concordo anche su tutto il resto, ormoni e traffico compresi, qualche difficoltà ce l'ho con i capelli: a quel tempo non erano più lunghi, semplicemente... c'erano :oops: :cry:
Ciao,
Gp


Mai avuto una Vespa, ma nè ho riparate e vitaminizzate molte....
A causa dei pochi soldi che potevano girarmi in tasca a 14 anni, mi comprai un Ciao a rate,, :inco
Ma sbavavo vedendo i Gilera, il Caballero e al primo posto c'era un Simonini di un cliente bello "spinto".
Per vedere moto "spinte" si andava ad una cava dove giravamo facendo tutto il casino che le nostre moto facevano, nessun silenziatore, tanto in quel posto non vi erano case nei dintorni... ::moto:
Mi capitò di acquistare un Ancillotti 75 targato da regolarità, al quale eliminai la targa, sostituii le forcelle e misi le "perno avanzato"
modificai il telaio per alzarlo dietro e montare amm. Marzocchi a gas rossi,il carburatore da 24 era un vaschetta laterale con il pulsante da schiacciare per riempire la vaschetta! :lol:
Beh, con l'Ancillotti, mi sono preso delle belle soddisfazioni, lasciando dietro anche dei 125!!
Nel frattempo, mio fratello,cambiava moto ogni anno o anche prima,beato lui!!, portandomi con lui a fare dei bei giri:
Ducati 175, MV Agusta 350 Sport el, Benelli Tornado 650, Laverda mille,Yamaha 750 ohc...
Quindi lui passò alle "2T" Kawa 400 3c, Aspes yuma 125 con la quale iniziò a correre,poi YAMAHAAARDDDD350!! :yes:
Quando lui per correre passò alla Ducati Pantah 600 gli comprai la RD350LC!! :ok:
Pazzesco, ero l'unico in compagnia in mezzo alle varie Xt Yamaha e Suzuki dr ..proprio controcorrente!! :banbal
Il sogno durò per circa un anno, fino a quando uno "sballato" mi centrò ad un incrocio :tap
Numeri da circo per averne un altra, in quanto in quel periodo erano contingentate, e dopo tre mesi mi arrivò la moto nuova!! Unica differenza le strisce sul serbatoio fianchetti e codino, prima avevo le strisce blu, mi arrivò con le strisce rosse e devo dire che mi piaceva di più.
La lasciai originale, viaggiando parecchio senza incorrere in nessuna noia meccanica.
Problemi vari mi costrinsero a privarmene, :( :( :(
Non ho più comprato una moto per 33anni,fino a quando dopo un giro su una Rd350 lcf,mi tornò il sorriso e in un attimo tutti i ricordi.
Mi tornò la voglia della moto, ma di moto attuali nuove non me ne piaceva una, impossibile metterci le mani.(come vorrei io)
In rete trovai una RD 320 lc 2ua nel Dicembre 2015 che stò riportando a nuovo, e dovo varie ore di lavoro e soldi spesi, mi rendo conto che più acquisti pezzi originali, più soddisfazioni prendi.
In rete puoi trovare quasi tutto,ma risparmiare sui pezzi di ricambio per quello che mi riguarda non conviene. :roll:
La lascio originale, in tutto quanto,intendo proprio TUTTO, ma con marmitte diverse (JOLLY).



Questa invece era la moto di mio padre , che da piccolo mi portava in giro seduto a fine serbatoio.
Scendevo dalla moto che mi formicolavano le gambe!! :lol:


Un saluto cordiale
::2ua::
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

Ciao carissimo,
il post con i tuoi ricordi "miscelati" mi fa quasi sentire l'odore degli scarichi di quei tempi, forse ancora più intensi di quelli delle nostre RD, già molto più evolute rispetto a quasi tutte le piccole e medie cilindrate che circolavano quando noi trappolavamo con i motorini a metà degli anni '70.
Basta pensare ai 125 di quegli anni, quando spopolavano le "regolarità" dall'Ancillotti alla Zundapp in rigoroso ordine alfabetico, passando per le altre gloriose italiane, austriache, tedesche e le poche sparute spagnole quasi relegate al trial e le mosche bianche cecoslovacche, che quando passavano lasciavano tracce che persistevano nell'aria per molti minuti, anche perché a memoria bevevano miscela con percentuali tra il 4 ed il 5%...
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

... scusa Bissa, ma per qualche motivo è andata persa la seconda metà del post, non so perché nè dove sia finita :roll:
Tra un po' vedo se riesco a recuperarla o la riscrivo...
Gp
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

Ehm, niente da fare, per qualche sadico motivo il sistema non mi ha permesso di salvare l'altra parte del messaggio dopo la modifica...
Dicevo che nessuno della mia famiglia ha trascorsi motociclistici, quindi arpionare il motorino non fu impresa banale e dovette essere inevitabilmente Vespa, forse perché ritenuta più tranquillizzante.
La prima moto fu quindi il 125 Buccaneer ITALJET, motorizzato con quell'ammaliante bicilindrico YAMAHA che mi sarebbe poi rimasto nel cuore e che, a tutti gli effetti, si può considerare la base dei successivi gloriosi propulsori della famiglia RD.
In realtà, se la memoria non mi tradisce, anche il telaio del Buccaneer era molto simile alla mia attuale 350 tanto che mi pare che la differenza di interasse sia di circa un centimetro... andrò a rivedere.
Il mio colpo di fortuna fu che, nel 1976 o 77' aprì vicino a dove abitavo a Milano, a pochi metri dall'Arco della Pace, un punto vendita ed Assistenza YAMAHA dove io cominciai a trascorrere quasi tutto il mio tempo libero, tollerato con simpatia dal titolare che accettava la mia presenza fissa quasi come una sorta di mascotte :)
Fu li che si consolidò la mia passione per la Casa di Iwata, guardando e sentendo le RD 350 e 400, le prime XT, le quattro valvole XS500 e poi le meravigliose XS750 tricilindriche dal suono per me ancora oggi ineguagliato, grandi moto non capite in Italia da motociclisti troppo fighetti e modaioli, ma apprezzatissime in Nord Europa. Poi venne la maestosa XS1100, detta la "strappabraccia" per il vigore del suo motore, e comparve in negozio la DT400 della quale mi innamorai come della RD e che sono riuscito a portare nel box solo un paio d'anni fa: se riuscirò finalmente a caricare una foto in allegato le dedicherò un post..
Ciao :ciao
Gp
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Bissa60 »

Vedo che siamo a concordi sul "sapore" di quei tempi... :P
Non ricordo bene, ma mi semra che Italjet era l'importatore per Yamaha a quei tempi, e sfornava moto proprie che pur mantentenendo la motoristica, miglioravano la telaistica, per la gioia degli italici evoluti, nella guidabilità del mezzo.
A quei tempi i Japs, godevano di una fama ottima come prestazioni motori, ma tutti erano concordi nel definire telai e sospensioni "di burro"...meno male che colossi come Marzocchi e Ceriani coprivano il vuoto.
Poi, se in rete cerchi : Yamaha rd 350, salta fuori, "la bara volante" cosa che mi fà inorridire :( :( anche se qualche sedicenne dell'epoca scendeva da un 125 per salire su un 350 con quella cavalleria e non essendo abituato, cadeva facilmente.Comunque mi sembra veramente eccessiva la definizione "bara volante".
Negli anni la RD si è evoluta, anche grazie alle competizioni,e devo dire che il modello che ho io, una 2UA del1990 nonostante odeggiamenti iniziali, dovuti ad un ammortizzatore posteriore che negli anni aveva fatto il suo lavoro, dopo la sostituzione dello stesso risulta essere precisa e divertente nella guida.
I tre diapason, poi, li ho anche conosciuti sempre in quei tempi, con gli impianti Hi Fi, apprezzandone il suono e l'estetica..portami a casa parecchi componenti.
Poi, le 5 valvole del modello FZ uscivano dagli schemi dei motori di quei tempi, solo Honda con la NS faceva qualcosa di diverso con i pistoni ovali.....(e solo per le competizioni).
Cosa dire, io mi sento soddisfatto sia del marchio sia delle prestazioni che la moto mi restituisce.
Mi piacerebbe però che si tornasse a quei tempi, sopratutto tutte le case costruttrici, dovrebbero tornare alle vecchie cilindrate, 50-125-350-500-750 ed oltre,1) sfornando moto che restituiscano la gioia di metterci le mani, ( quindi business per i ricambisti, telaisti e preparatori) 2) costruzione di +moto che di scooter sempre nelle cilindrate elencate prima,
in maniera di "insegnare" gradualmente la guida di un mezzo man mano superiore di cilindrata.
3) un completa revisione delle norme antiquinamento,nobili nel nome, ma successivamente usate per altri scopi.
Un saluto cordiale..
P.S. anche io andavo per concessionari da bocia, quello Yamaha era di lingua tedesca,mi divertivo a sentirlo parlare in tedesco, e bestemmiare in italiano! :lol: :lol: :lol:
::2ua::
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Luglio94 »

Si un vero peccato è stato l'annullamento delle cilindrate "di mezzo", i motori nel bene e nel male li aprivamo e li chiudevamo anche nei box tra amici.
Io ricordo che il mio primo motorino fu il Fifty HF, che dopo 35 anni sono andato a ricomprare, dopo qualche settimana ero curioso di capire come fosse l'interno del motore, quindi un pomeriggio scesi in garage e svitai la testa, alzandola leggermente per vedere sotto.... ho avuto paura e lo richiusi subito. Con coraggio qualche giorno dopo, provai a rismontare tutto il gruppo termico e ricordo il mio malessere nel rimontarlo, perche non riuscivo a far passare la fascia elastica nel cilindro perchè non sapevo che aveva una posizione e non si chiudeva!!!
Ero disperato, sudavo freddo!!! :o :( :roll: :chuuuuut: :bye2: :lol:
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Bissa60 »

:D :D :D ma dopo trentacinque anni, vedo un espansione e un carb. che spunta sulla sinistra!! :lol:
Ciò vuol dire che la passione, è andata avanti, procedendo con errori che poi ci hanno insegnato!!
Poi perseverando.... ::moto: ::moto: ::moto:
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Luglio94 »

Il.carburatore è 19 e espansione arrows. Ora però è nuovamente originale con 14/12 e marmitta Malaguti. :ok:
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

Bissa60 ha scritto:Vedo che siamo a concordi sul "sapore" di quei tempi... :P
Non ricordo bene, ma mi semra che Italjet era l'importatore per Yamaha a quei tempi, e sfornava moto proprie che pur mantentenendo la motoristica, miglioravano la telaistica, per la gioia degli italici evoluti, nella guidabilità del mezzo.
A quei tempi i Japs, godevano di una fama ottima come prestazioni motori, ma tutti erano concordi nel definire telai e sospensioni "di burro"...meno male che colossi come Marzocchi e Ceriani coprivano il vuoto.
Poi, se in rete cerchi : Yamaha rd 350, salta fuori, "la bara volante" cosa che mi fà inorridire :( :( anche se qualche sedicenne dell'epoca scendeva da un 125 per salire su un 350 con quella cavalleria e non essendo abituato, cadeva facilmente.Comunque mi sembra veramente eccessiva la definizione "bara volante".
Negli anni la RD si è evoluta, anche grazie alle competizioni,e devo dire che il modello che ho io, una 2UA del1990 nonostante odeggiamenti iniziali, dovuti ad un ammortizzatore posteriore che negli anni aveva fatto il suo lavoro, dopo la sostituzione dello stesso risulta essere precisa e divertente nella guida.
I tre diapason, poi, li ho anche conosciuti sempre in quei tempi, con gli impianti Hi Fi, apprezzandone il suono e l'estetica..portami a casa parecchi componenti.
Poi, le 5 valvole del modello FZ uscivano dagli schemi dei motori di quei tempi, solo Honda con la NS faceva qualcosa di diverso con i pistoni ovali.....(e solo per le competizioni).
Cosa dire, io mi sento soddisfatto sia del marchio sia delle prestazioni che la moto mi restituisce.
Mi piacerebbe però che si tornasse a quei tempi, sopratutto tutte le case costruttrici, dovrebbero tornare alle vecchie cilindrate, 50-125-350-500-750 ed oltre,1) sfornando moto che restituiscano la gioia di metterci le mani, ( quindi business per i ricambisti, telaisti e preparatori) 2) costruzione di +moto che di scooter sempre nelle cilindrate elencate prima,
in maniera di "insegnare" gradualmente la guida di un mezzo man mano superiore di cilindrata.
3) un completa revisione delle norme antiquinamento,nobili nel nome, ma successivamente usate per altri scopi.
Un saluto cordiale..
P.S. anche io andavo per concessionari da bocia, quello Yamaha era di lingua tedesca,mi divertivo a sentirlo parlare in tedesco, e bestemmiare in italiano! :lol: :lol: :lol:
::2ua::
Ricordi bene, caro Bissa,
Italjet di Bologna era l'importatore in Italia di YAMAHA ed era del buon Lopoldo Tartarini, che in precedenza fu anche un buon pilota. Ebbe anche buone intuizioni, come quella di utilizzare gli ottimi motori di Iwata vestendoli con ciclistica e design italiani: oltre al Buccaneer ricordo la Grifon con il 650 bicilindrico della XS 4 tempi monoalbero in testa e, successivamente, la 350 Cecottina con motore della mia "B" e sovratrutture in fibra di vetro rossa e sportiveggiante, mi pare con mezzi manubri Tommaselli e comandi a pedale arretrati, realizzata per celebrare le vittorie del pilota venezuelano Jonny Cecotto nel Mondiale 350.
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

(Niente da fare, devo sempre dividere i post, altrimenti ne perdo la gran parte perché l'anteprima mi incasina tutto... non so se sia incompatibilità con Apple o altro)
In realtà, credo che Tartarini avesse cominciato a fare questo più per aggirare il contingentamento sulle importazioni di moto dal Giappone, che per porre rimedio alle note deficienze ciclistiche delle Jap di quegli anni.
Mi spiace dirlo, anche perché Tartarini è scomparso circa un anno fa, ma la gestione Italjet fu alquanto discutibile, non senza colpe anche di YAMAHA, e quest'ultima ne subì conseguenze per anni sul nostro mercato.
Per quanto riguarda la "bara volante" chi ne parla a proposito delle RD fa una gran confusione: questo poco invidiabile appellativo era riferito alle Kawa 2 tempi di 500 e 750cc ed era loro appioppato sia per le criticità telaistiche e di frenata, sia per la forma del serbatoio, soprattutto della 750 che, visto dall'alto, ricordava in modo inquietante una... estrema dimora :o
In realtà le RD non hanno mai avuto caratteristiche di tenuta inferiori alle Jap del periodo ed erano di solito molto ben frenate, cosa che le Yamaha hanno poi a lungo mantenuto. ( cosa confermata dalla monografia dedicata da MOTOCICLISMO D'EPOCA alle 350 aria nel fascicolo, mi pare di Marzo, del 2017)
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

... concordo con te e Giuseppe sul problema dell'estinzione delle cilindrate di mezzo e non solo di quelle.
Io ho un figlio di 14 anni (lo so, a 56 anni sono un papà vecchietto per un figlio così giovane, ma lo abbiamo adottato in Cambogia 10 anni fa ed è il mio Sole) e ho fatto fatica a trovargli un 50 diverso da una "slitta a due ruote" cioè qualcosa che fosse una vera moto e non uno scooter, e poi ovviamente ne volevo una che avesse tre bei diapason sul musetto :ok:
Ho poi trovato una DT50 (che tutto è fuorché un 50cc ... :lol: ) enduro, ma ho dovuto mandarla a prendere a casa di dio perché non ce ne erano altre in giro: la verità è che ci sono poche proposte interessanti in produzione e ancora meno ce ce sono nella 125.
Purtroppo le Case non investono in queste cilindrate, sia perché i numeri di vendita non giustificano gli investimenti, anche perché molti ragazzi asfaltano i propri neuroni sui telefonini invece di apprezzare la libertà di una moto, sia perché le norme rigidissime sulle potenze hanno appiattito il comparto dal punto di vista tecnico.
Oggi un Buccaneer o una RD come quella di Giuseppe sono un sogno irrealizzabile, per di più con una legislazione legata alle patenti che gridano vendetta... sto cominciando a osservare i quiz per il 50 di mio figlio, sono una presa in giro indecente, li avete visti? :bash2:
Ciao
Gp
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Luglio94 »

La DT 400 di Trediapason...
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Trediapason »

Luglio94 ha scritto:La DT 400 di Trediapason...
Ciao amici,
sono felice di presentarvi la mia amatissima DT 400 del 1981, quella di cui ho parlato in uno dei post precedenti.
Mi era rimasta nel cuore per molti anni ma non ne avevo mai trovata una in vendita, quanto meno della serie che interessava a me, cioè quella con il MONOCROSS, anche perchè in Italia ne sono arrivate e ne sono state vendute pochissime.
In effetti non sono pochi anche i Concessionari YAMAHA che mi hanno detto di non conoscerla, mentre l'unica persona che ricordava tutto di lei quando gliene ho parlato è l'Ing. Massimo Monti, ex A.D. di YAMAHA Italia ai tempi di BELGARDA, al quale mi legano amicizia e la comune passione per gli orologi da collezione, oltre a quella per le YAMAHA d'epoca.
E' una moto facile, divertentissima, comoda e con un motore che ha un tiro meraviglioso già a bassissimi giri... insomma è diversissima e quindi perfettamente complementare alla mia Hooligan :ballo :ballo
Ovviamente in Italia ricambi zero assoluto, prendo quasi tutto da YAMBITS e YUNIPARTS, poi qualcosa da CMS o negli USA da YAMAHA MONSTER.
Ciao,
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Bissa60 »

Intanto complimenti per come mantieni in vita le tue moto,poi, per la scelta che hai intapreso 10 anni fà ! :appl
Il Sole è il Sole, risplende e dà vita!!
Io ho una figlia che ormai ha 27 anni, segue la motogp, ma non mi ha mai chiesto nulla sui motori, ha la patente, ma gira con i mezzi pubblici, in quel di Milano.
Sono rimasto indietro sulle norme che regolamentano le patenti, ma ora anche per il cinquantino ci vuole? :lol:
Da una parte mi sembra giusto far conoscere il codice della strada il più presto possibile,ma allora andrebbe fatto anche ai ciclisti, che con le bici elettriche viaggiano alla stessa velocità di una moto con il carburatore 14-12 e liberi da norme Euro boh, parcheggi e tasse.
Da noi in città, devi ormai fare zig zag,trà biciclette parcheggiate in ogni posto, e novelli Bartali o Coppi stagionati, con il cardiofrequenzimetro e la batteria sotto la bici...
Personalmente, vedo che la richiesta di moto rispetto agli scooter stà aumentando, ma di moto anni 70-80-90 da sistemare e personalizzare.Il carozziere che mi ha verniciato la moto, appartiene al Vespa club (slittaro...) :lol: ed otre che auto, furgoni e camper,ha sempre un nutrito gruppo di Vespe, Garelli, Benelli,e moto in genere da verniciare e in qualche caso sistemare .Lui stesso mi conferma che c'è un bel mercato tra carrozzieri.
Parlo spesso con i 20/25enni di oggi, molti si erano comprati la moto, ma parecchi se la sono venduta, perché una Brutale una Ninja,una Hornet, per fare dei nomi che loro mi indicano,(ma potremmo anche mettercene altri)costano troppo per mantenerle, sempre detto da loro.
Da quì lo spostamento su moto degli anni che ho elencato prima, quindi la voglia di uscire dallo schema scooter,è ben viva.
Non c'è solo la gioia nella guida del mezzo, ma anche l'appagamento nel riuscire a mantenere il mezzo efficiente in autonomia, rivolgendosi al meccanico di fiducia in casi estremi.
Lo diceva anche Luglio94, i motori nel bene e nel male li aprivamo e li chiudevamo anche nei box tra amici.
Nei box trà amici, con le esperienze di ognuno, la musica accesa e qualcosa che stuzzichi l'appetito! :ciao :ciao :ciao
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Re: Primi approcci alle moto 2T

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Luglio94 ha scritto:Si un vero peccato è stato l'annullamento delle cilindrate "di mezzo", i motori nel bene e nel male li aprivamo e li chiudevamo anche nei box tra amici.
Io ricordo che il mio primo motorino fu il Fifty HF, che dopo 35 anni sono andato a ricomprare, dopo qualche settimana ero curioso di capire come fosse l'interno del motore, quindi un pomeriggio scesi in garage e svitai la testa, alzandola leggermente per vedere sotto.... ho avuto paura e lo richiusi subito. Con coraggio qualche giorno dopo, provai a rismontare tutto il gruppo termico e ricordo il mio malessere nel rimontarlo, perche non riuscivo a far passare la fascia elastica nel cilindro perchè non sapevo che aveva una posizione e non si chiudeva!!!
Ero disperato, sudavo freddo!!! :o :( :roll: :chuuuuut: :bye2: :lol:
Ciao,
bellissimo il Fifty, anche grintoso in quella colorazione! A me sono sempre piaciuti i Tuboni, anche perchè avevano le ruote alte e non piccine come quelle della mia Slitto-Vespa, ma erano diversi dai vari Ciao, Garelli e simili che conservavano comunque una struttura da bicicletta a motore. E poi avevano spesso un fighissimo e molto motociclistico cambio a pedale! Ricordo che un amico ne aveva uno azzurro o grigio, un Benelli con 5 marce e le ruote belle cicciottelle ed era molto brillante.
Ciao :ciao
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Re: Primi approcci alle moto 2T

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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da nic65 »

wow che bella!!!! :ok:

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Re: Primi approcci alle moto 2T

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nic65 ha scritto:wow che bella!!!! :ok:
Mille grazie!! :ciao
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Re: Primi approcci alle moto 2T

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Bissa60 ha scritto:Intanto complimenti per come mantieni in vita le tue moto,poi, per la scelta che hai intapreso 10 anni fà ! :appl
Il Sole è il Sole, risplende e dà vita!!
Io ho una figlia che ormai ha 27 anni, segue la motogp, ma non mi ha mai chiesto nulla sui motori, ha la patente, ma gira con i mezzi pubblici, in quel di Milano.
Sono rimasto indietro sulle norme che regolamentano le patenti, ma ora anche per il cinquantino ci vuole? :lol:
Da una parte mi sembra giusto far conoscere il codice della strada il più presto possibile,ma allora andrebbe fatto anche ai ciclisti, che con le bici elettriche viaggiano alla stessa velocità di una moto con il carburatore 14-12 e liberi da norme Euro boh, parcheggi e tasse.
Da noi in città, devi ormai fare zig zag,trà biciclette parcheggiate in ogni posto, e novelli Bartali o Coppi stagionati, con il cardiofrequenzimetro e la batteria sotto la bici...
Personalmente, vedo che la richiesta di moto rispetto agli scooter stà aumentando, ma di moto anni 70-80-90 da sistemare e personalizzare.Il carozziere che mi ha verniciato la moto, appartiene al Vespa club (slittaro...) :lol: ed otre che auto, furgoni e camper,ha sempre un nutrito gruppo di Vespe, Garelli, Benelli,e moto in genere da verniciare e in qualche caso sistemare .Lui stesso mi conferma che c'è un bel mercato tra carrozzieri.
Parlo spesso con i 20/25enni di oggi, molti si erano comprati la moto, ma parecchi se la sono venduta, perché una Brutale una Ninja,una Hornet, per fare dei nomi che loro mi indicano,(ma potremmo anche mettercene altri)costano troppo per mantenerle, sempre detto da loro.
Da quì lo spostamento su moto degli anni che ho elencato prima, quindi la voglia di uscire dallo schema scooter,è ben viva.
Non c'è solo la gioia nella guida del mezzo, ma anche l'appagamento nel riuscire a mantenere il mezzo efficiente in autonomia, rivolgendosi al meccanico di fiducia in casi estremi.
Lo diceva anche Luglio94, i motori nel bene e nel male li aprivamo e li chiudevamo anche nei box tra amici.
Nei box trà amici, con le esperienze di ognuno, la musica accesa e qualcosa che stuzzichi l'appetito! :ciao :ciao :ciao
Ciao carissimo,
confermo, anche per i 50 ci vuole il patentino, che si chiama "AM" e sono d'accordo con te sul fatto che sia giusto che per circolare sia opportuno che si conoscano almeno le basi del Codice della Strada. In effetti era abbastanza assurdo che, come ai nostri tempi :( , si potesse saltare su un motorino a 14 anni senza alcuna preparazione, perché la sicurezza deve sempre essere messa davanti ad ogni altro aspetto; quello che trovo assurdo è che molte delle domande dei quiz per la teoria siano prive di senso e del tutto slegate da qualunque nesso con la sicurezza e la circolazione stradale, chiaramente inserite solo per confondere il candidato, sia perché formulate in un modo incomprensibile e fuorviante, sia perché palesemente idiote. Un esempio, poi ne troverò altri: " è vero che il casco deve avere almeno tre colori?" Mi chiedo il senso di questa e altre domande, anche più cretine...
A proposito di Bici elettriche, mi viene in mente che, qualche anno fa venivo abbastanza spesso nella tua Bolzano perché avete un Produttore abbastanza noto e quotato, o almeno lo era, ora non so, e lavoravo in un'Azienda che aveva sviluppato una collaborazione commerciale con il vostro concittadino: conosci questo Produttore? Non faccio nomi per motivi di riservatezza, ma se lo conosci capisci sicuramente a chi mi riferisco...
Ciao :ciao
Gp
Orologi e Motori, lancette e pistoni, due facce della stessa passione.

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Bissa60
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Re: Primi approcci alle moto 2T

Messaggio da Bissa60 »

Buongiorno,
se questa, è la linea delle domande dei quiz, :wc: come tu giustamente reputi assurde queste domande, anche i 14enni che ormai al giorno d'oggi sono molto svegli, probabilmente penseranno la stessa cosa.
Quindi ci sarà un testo su cui studiare, devi impare a memoria :bash2:
No comment! :roll:
Sì, conosco il produttore delle bici elettriche, non personalmente,.. quì ha "aperto" una strada per biciriparatori che elettrificano ormai qualsiasi bicicletta.....

Saluti :ciao
Tecnica, è tutto ciò che serve alla mia fantasia.

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